Le due lune di Marte

Dialogo lirico per clarinetto e violoncello

prima esecuzione: 19-10-2020
organico: Clarinetto, violoncello
edizione: Autore
luogo: Genova
esecutori: G. Sobrino, S. Airoldi
presso: Teatro Carlo Felice
 

Le due lune di Marte - Teatro Carlo Felice - Genova, 19 ottobre 2020
Giampiero Sobrino, clarinetto - Sara Airoldi, violoncello

Come due satelliti che girano incessantemente attorno al proprio pianeta da cui sono inesorabilmente attratti, così i due strumenti, il clarinetto e il violoncello, cantano attorno ad un misterioso oggetto di desiderio che non appare, non si può toccare né vedere, ma che agisce profondamente sulla loro natura strumentale.
Lunghe volute melodiche formano frasi musicali d’inquieto lirismo; i registri strumentali usati sono frequentemente agli estremi delle possibilità tecniche dei due strumenti e in queste zone impervie ma piene di mistero i due timbri tendono a mischiarsi, confondersi, diventare uno solo.

La forma musicale complessiva ha un suo chiaro disegno che, sebbene sia irregolare, è scandito da frasi musicali ben riconoscibili. Un elemento vorticoso e ascendente in sestine ha il duplice scopo di evocare un volo e di delimitare la durata delle frasi che mano a mano diventano sempre più ampie e tormentate.
Una breve sezione ritmica e appuntita cerca di contrastare l’inquietudine melodica del brano, ma viene come risucchiata da quell’interlocutore oscuro e sconosciuto che sta al centro, quasi oltre la musica, fissato nell’immaginazione del compositore ed espresso dalle movenze strumentali ma anche corporee dei due esecutori.
Il piede ritmico dell’anapesto, come una marcia appena sussurrata, disegna la coda finale del brano che melanconica e arcana si spegne sommessamente nel pianissimo; la visione dei due pianeti (dei due strumenti) si allontana e si perde nell’infinito.
Il brano è dedicato a Giampiero Sobrino e Sara Airoldi che sono al contempo due splendidi musicisti e due cari amici.

La presentazione di Carlo Galante di Le due lune di Marte