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Eventi
Il libro dei falchi

prima esecuzione: 03-11-2011
organico: Violoncello
edizione: Sonzogno
durata: 20 min
luogo: Novi Ligure
esecutori: Matteo Ronchini
presso: Musicanovi - Centro Comunale di Cultura
Nell’eccentrico Boke of St Albans del 1486, Dame Julia Berners presenta una bizzarra gerarchia di falchi e il rango sociale a cui questi animali si addicono.
Il girofalco ha il titolo di re, il falco pellegrino quello di conte; barone è il falco ibrido, gentiluomo è il lanario. Dama è lo smeriglio, il terzuolo è un uomo di umili origini, mentre lo sparviero è il prete, infine il gheppio è un domestico o un servo.
L’idea che l’essenza di questi nobili volatili (coraggiosi interpreti di tante epopee medievali) sia espressa in termini araldici, mi sembrava particolarmente suggestiva. Lo spiraliforme volo del falco (turning and turning in widening gyre… canta Yeats in “The second Coming”) s’immobilizza nelle geometriche stilizzazioni dell’iconografia araldica.
Gli otto falchi “araldici” divengono in questa mia composizione, altrettanti brevi brani musicali interpretati dalla voce melanconica e aspra del violoncello.
La variazione di una figura musicale “a spirale”, che evoca il volo, è l’elemento connettivo che affratella le otto “miniature”.
Ognuno dei falchi è discretamente definito da brevi cenni di carattere, per così dire, “psicologico” nel loro riferirsi ai titoli sociali ai quali i falchi sono associati (per esempio: bellicosità nell’evocare il girofalco-re oppure elegante melanconia per la Dama-smeriglio). A ciò si contrappone musicalmente una serie di figure musicali derivanti da tecniche strumentali “non classiche” che, al contrario, vogliono definire la loro essenza “animale” (nel terzuolo-uomo di umili origini, il violoncello muta la sua natura e diventa quasi uno strumento a percussione).
Otto piccoli scudi araldici, dunque, animati da energia e sensibilità “animale”.