Il labbro della Lady

Commedia lirica in un atto liberamente tratta dal racconto Il caso di lady Sannox di Arthur Conan Doyle, libretto di Stefano Valanzuolo

prima esecuzione: 21-11-2015
organico: Soprano, tenore, baritono, attore, flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte, percussioni
edizione: Sonzogno
durata: 1 h 10 min
luogo: Modena
esecutori: Tassinari, Guadagnini, Ferrara, Contartese, Ensemble della Fondazione Teatro Comunale di Modena - direttore Carlo Boccadoro - regia Stefania Paninghini
presso: Teatro Comunale
 

L’opera è un libero adattamento da un racconto di Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, medico e scrittore scozzese fra i fondatori della letteratura fantastica e del giallo a cavallo del Novecento. Nel testo originale, un chirurgo arrogante e di successo è innamorato di Lady Sannox, sposata e fra le donne più belle al mondo. Avvicinato da un ricco signore turco, il medico cede alla richiesta di operarne la moglie, il cui labbro è stato colpito da una ferita avvelenata e altrimenti letale. Solo dopo l’intervento, il chirurgo realizzerà che la donna, ora sfigurata, è Lady Sannox mentre Lord Sannox, travestito da turco, ha così punito gli amanti dopo averne scoperto la relazione.

Il labbro della lady - Modena, 21 novembre 2015

Mi sono interessato a questo testo pensando insieme a Stefano Valanzuolo di farne una commedia brillante. Se è vero che il racconto originale ha un carattere cupo, l’intreccio e i suoi personaggi contengono già un elemento fortemente surreale, farsesco, che ci ha suggerito di trasformare il soggetto in un genere completamente diverso. L’opera è ambientata in tempi moderni e la storia esce dal racconto di un giornalista di un tabloid inglese. La figura del narratore è affidata a un attore che interverrà per accompagnare lo svolgersi dell’azione interpretata dai tre cantanti.

Il carattere comico è accentuato dalla trasformazione del personaggio del chirurgo in chirurgo plastico (anglo-spagnolo, latin lover e un po’ imbroglione), l’eliminazione dei coltelli avvelenati sostituita dall’operazione al labbro della Lady con il “botox” fino a farlo scoppiare, sfigurando la povera donna. Rimane dunque lo spunto narrativo che racconta di una originale “vendetta” ma alleggerito da ogni particolare “horror “ e raccontato con divertito umorismo (nero).

Dopo la mia ultima opera, La Tempesta, scritta per il Teatro Regio di Torino nel 2007, avevo abbandonato il teatro musicale per concentrarmi sulla musica pura, riflettere sul mio linguaggio e arricchire le mie possibilità. Solo ora mi sono sentito pronto a misurarmi con la commedia musicale, un genere difficilissimo perché per essere divertente ed efficace esige continua varietà di espressione, estrema chiarezza e tempi stringenti.

Intervista a Carlo Galante e servizio sull'opera - Modena, 22 novembre 2005