Invano morte desìo

Concerto per clarinetto e orchestra

prima esecuzione: 28-06-2015
organico: Clarinetto in Sib, orchestra (2-2-2-2; 2-2; timpani, percussioni, 1 esecutore archi)
edizione: Sonzogno
durata: 24 min
luogo: Danzica
esecutori: Sobrino, Orchestra filarmonica baltica - direttore Massimiliano Caldi
presso: Gdanskie Proms
 

La scheda del CD Tropici del nord
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Invano morte desìo, concerto per clarinetto e orchestra, trae origine, sia musicale che “drammaturgica”, dallo splendido “solo” del clarinetto all’inizio del terzo atto della “Forza del destino”.

Il materiale musicale di questo brano verdiano “innerva” tutta la composizione e, allo stesso tempo, il particolare “colore” drammatico ne definisce la forma nel suo susseguirsi di “immagini” musicali. La “congetturale” drammaturgia del concerto trasferisce la “scena” nella “mente” di Don Alvaro, che in un tormentato dormiveglia è assalito dalle sue ansietà ed inquietudini.

Nella sua veglia agitata le “idee” (le figura musicali verdiane) si presentano e repentinamente si disfano; a volte non sono che “accenni”, altre volte riescono a definirsi con più precisione: questo tormentato “galleggiamento” disegna il primo movimento del concerto-fantasia che prende il titolo di “soliloquio notturno”, alla fine del quale il “tema” verdiano è citato (quasi) interamente, come un pensiero che finalmente emerge dall’inconscio e si delinea con precisione. Al Tema seguono cinque variazioni, in cui, sebbene il discorso musicale diventi più strutturato, permangono tracce di quel “rimugginare” notturno. La parte solistica, in queste variazioni, riceve un ulteriore impulso, accendendosi di indiavolato virtuosismo.