Geometrie d’autunno

prima esecuzione: 04-05-1995
organico: Flauto e pianoforte
edizione: TGE
durata: 12 min
luogo: New York
esecutori: Trevisani, P. Girardi
presso: Noonday Concerts, St. Paul's Chapel
 

Seconda versione:
Per sax soprano e pianoforte (1998)

La scheda del CD Yeliel
La scheda del Cd L’arte del funanbolo

Giulia Lorenti, flauto
Rodolfo Saraco, pianoforte
Auditorium Casa della musica, Cosenza - 26 maggio 2017

Vincenzo Varriale, sax soprano
Pasquale Cardenia, pianoforte
Conservatorio di Musica G. Martucci, Salerno - 28 giugno 2016

L’autunno è anche una stagione dell’anima e similmente all’omonima stagione dell’anno possiede un sentimento che la contraddistingue in maniera peculiare, un sentimento che si avvicina alla melanconia, ad un levigato struggimento, ma contraddittoriamente il colore che la rappresenta non è il nero, bensì piuttosto una ricca e sgargiante molteplicità cromatica che trascolora.

È insomma, una stagione piena di contrasti, ma quieti e un poco sognanti, senza rabbia e forse con qualche rimorso.
La geometria del titolo è, in questo caso, l’ordine che intimamente governa la Natura nel suo perenne ciclo di morte e rinascita, ma è anche un particolare sguardo di avvicinamento formale-compositivo messo in atto per tentare di coglierlo.
Dunque, la piccola rappresentazione sonora del “colore” autunnale si compie come una sorta di mosaico di figure musicali di volta in volta più o meno allusive, più o meno astratte.

La forma del brano, proprio come l’autunno, apparentemente libera, è governata invece da leggi interne precise fatte di riprese e varianti, di assonanze e contrasti che si compiono in una sorta di trasognato e funambolico rondò.